Come mantenere pulito il parquet
La pulizia del parquet viene spesso percepita come una pratica complessa, tanto che in molti casi influenza la scelta del tipo di pavimento da posare. Il legno è sì un materiale vivo, sensibile alle variazioni climatiche, alla luce e all’umidità, che necessita di qualche attenzione, ma è sbagliato credere che manutenere il parquet sia complicato.
Ecco quindi alcuni semplici suggerimenti per la pulizia del parquet che permetteranno di conservare il legno in buona salute, a lungo.

La polvere è nemica del parquet
La prima pratica per una corretta pulizia del parquet consiste nel rimuovere quotidianamente polvere, briciole e tutti quei residui che normalmente si accumulano sui pavimenti. Così come per qualsiasi altra superficie, pulire il legno regolarmente è fondamentale per evitare che lo sporco si raccolga e crei delle macchie più difficili da eliminare.
Passare l’aspirapolvere è quindi più che sufficiente per mantenere il parquet sempre lucido e in buona salute. In alternativa si può utilizzare una scopa dalle setole morbide o un panno cattura-polvere in microfibra.
Spazzare quotidianamente il parquet è inoltre utile a rimuovere eventuali pietruzze e sassolini che potrebbero danneggiare la superficie del legno.
Pulizia del parquet: ogni quanto lavare i pavimenti?
Il legno può essere lavato 2 o 3 volte alla settimana, a seconda delle necessità. Durante la pulizia del parquet è però necessario prestare attenzione a non riversare eccessive quantità di acqua sulla superficie lignea. Uno straccio troppo bagnato potrebbe infatti provocare variazioni strutturali al pavimento in legno.
Il lavaggio va dunque effettuato con l’ausilio di un panno appena inumidito in acqua tiepida con l’aggiunta di detergenti neutri appositi per parquet, meglio ancora se dotati di un’azione anti muffe, germi e batteri. Assolutamente da evitare sono i prodotti aggressivi come candeggina o schiume che rischiano di danneggiare irreparabilmente il legno.
Se capita di bagnare eccessivamente il parquet, basta poco per rimediare: occorre passare sulla superficie un panno asciutto così da assorbire l’acqua in eccesso.

Manutenzione del parquet: luce e umidità
La manutenzione ordinaria non si esaurisce con la pulizia del parquet. Prendersi cura dei pavimenti significa anche proteggere il legno dall’esposizione alla luce che, se prolungata, può modificare il colore del parquet. Pur trattandosi di un effetto del tutto naturale che può essere anche molto piacevole, è comunque bene adottare qualche precauzione affinché il colore non muti eccessivamente. Per schermare la luce diretta basterà munirsi di tende. Anche l’utilizzo di tappeti è un valido espediente contro i raggi del sole, ma è bene spostarli di tanto in tanto per far respirare il legno e scongiurare il presentarsi di zone con colorazioni diverse.
Oltre al colore, il legno tende a mutare anche la propria conformazione a seconda della temperatura e del grado di umidità presente nell’aria. Un ambiente troppo secco può provocare microfratture o ritiri, mentre un ambiente troppo umido può causare rigonfiamenti. Il legno si adatta infatti ai valori di umidità dell’ambiente in cui è posato. Le condizioni climatiche ideali comportano un tasso di umidità compreso tra il 45% e il 60% con variazioni di temperatura non troppo brusche. Per questo, è buona norma far areare bene ogni ambiente in cui sia presente il parquet e munirsi di regolatori di umidità ambientale, ideali per bilanciare il grado di umidità sia in estate che in inverno.
Pulizia del parquet, ancora qualche piccolo consiglio
La sola pulizia del parquet non basta a mantenere il pavimento in ottimo stato. C’è bisogno di qualche accortezza in più, come per esempio ricordarsi di pulire le scarpe sullo zerbino prima di entrare in casa.
Attenzione anche a sedie e tavoli: munendoli di feltrini si eviteranno graffi sul parquet.
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